27 Settembre 2024 - Curiosità sul territorio
Le origini dell’uomo affondano nel passato ancestrale, in un “trapassato remoto” che oggi, purtroppo, non siamo più in grado di decifrare. Antiche usanze, fedi in religioni pagane legate al dio Sole e alla ciclicità della natura e della vita, linguaggi sconosciuti fatti di elementi grafici: queste sono le poche, ma fondamentali, testimonianze di un tempo molto lontano che ci affascina e ci incuriosisce, che ci fa a restare a bocca aperta. Lo stupore deriva dal pensare che i nostri avi, fin dall’età del bronzo, sapessero interpretare le stelle del cielo, conoscessero la scansione temporale solare e lunare, tenessero in conto l’importanza dei solstizi. Più di tutto, però, avevano cura della sacralità dei sepolcreti dei loro cari, che adornavano di incisioni rimandanti all’aldilà, al passaggio dell’anima dal mondo terrestre a quello celeste. Monte Cotrozzi, sui Monti Pisani, è questo e molto altro.
Lo hanno ben spiegato gli studiosi Giancarlo Sani e Gabriele Panigada ieri sera, giovedì 26 settembre, presso la sala conferenze della Pubblica Assistenza di Pescia, che ha ospitato la presentazione della loro guida al sito rupestre in collaborazione con la nostra sezione del Cai.
Ci hanno fatto un racconto, a tratti appassionato, delle loro scoperte che sono andate a crescere con il trascorrere dei decenni, mostrandoci delle stupende fotografie delle rocce segnate dalle incisioni rupestri (vedi qui), con la promessa di accompagnarci di persona in un’escursione che – notizia in anteprima – si svolgerà ad inizio 2025. La sala era gremita di gente attenta e interessata, che ha fatto anche interventi e puntualizzazioni al termine della serata.