10 Dicembre 2023 - ,

Isola Palmaria

Mappa non disponibile

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Date(s) - 10 Dic
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Locandina Isola di Palmaria

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Data: 10 Dicembre 2023

Ritrovo: ore 7:00 al parcheggio del Vecchio Mercato dei Fiori a Pescia

Partenza ore: 07:15

Posizione geografica: Golfo La Spezia

Difficoltà: E

Durata cammino: ore 4,00 circa escluso soste, per una lunghezza di 9 Km

Dislivello in salita: 350 m. in salita e discesa

Cartografia: Multigraphic Cinque Terre, Golfo della Spezia e Montemarcello, scala 1:25.000

Direttori di escursione: Puccini, Bonelli

Rifornimento idrico: Non presente

Pranzo: Al sacco

Inquadramento:

 

                               

 

Anche solo a guardare i semplici dati “anagrafici” dell’Isola Palmaria, si rimane colpiti: non solo è la più grande Isola del mare spezzino, di cui domina tutte le viste più suggestive, ma con la sua superficie di 1,89 Km è anche la più grande della Liguria. Insieme alle Isole Tino e Tinetto forma l’Arcipelago di Portovenere, come tre puntini di sospensione della poesia del Golfo della Spezia.
L’arcipelago è inserito tra i patrimoni dell’umanità dell’Unesco dal 1997 ed è parte del Parco Naturale Regionale di Portovenere, area protetta che insieme al vicino Parco Nazionale delle Cinque Terre rappresenta per l’Unesco la “testimonianza preziosa di una rapporto armonioso tra uomo e natura”. L’altitudine maggiore raggiunta sull’Isola Palmaria è di 190,6 metri sul livello del mare, e la piccola rete di sentieri tracciati sull’isola permette piacevoli attività di trekking mai troppo impegnative e ricche di prospettive suggestive sul Golfo dei Poeti e sulla costa rivolta al mare aperto dell’isola e delle Cinque Terre L’importanza per la strategia di difesa attribuita sin dai tempi più antichi al Golfo della Spezia è testimoniata dalla costruzione nel tempo di un sistema strutturato di forti in tutta l’area, tra le più densamente fortificate in tutta Europa, e in particolare sull’Isola Palmaria.

Fu Napoleone a dare un grande impulso a tali costruzioni e al recupero di quelle già esistenti, a difesa del grande arsenale progettato, nel suo disegno strategico, nella zona delle Grazie. La materializzazione del progetto ebbe però luogo alla nascita del Regno di Sardegna con il trasferimento della Marina Militare del Regno a Spezia, dove venne anche edificato nel 1862 l’effettivo Arsenale Militare. Conseguentemente, sulla Palmaria vennero costruiti la Batteria Umberto I e il Forte Palmaria (o Cavour). La Batteria Umberto I venne costruita fra il 1887 e il 1889 con grande rapidità, utilizzando in gran parte la manodopera coatta dei detenuti che ogni giorno venivano portati da Spezia fino all’isola Palmaria e salivano il sentiero che collega le fortificazioni dell’isola, chiamato tutt’oggi “strada dei condannati“. L’uso del forte era antinave, lo sbancamento del lato di costa per la sua costruzione fece sì che fosse un tutt’uno con la terra, completamente invisibile dal mare e difficilmente raggiungibile da terra. Il forte era ritenuto praticamente indistruttibile, e arma da guerra ai livelli più alti per la tecnologia bellica dell’epoca. Le sue ampie sale sul fronte laterale che servivano per i macchinari di manovra della cupola degli obici sono stati oggetto di un importante intervento di restauro a fini espositivi.
Il forte Cavour si trova in vetta all’isola, ed è spesso chiamato Forte Palmaria. Le sue stratificazioni strutturali sono per gli storici della materia oggetto di studio per la comprensione dei diversi approcci strategici nella costruzione di strutture belliche nel corso del tempo. Il primo progetto per la sua costruzione è di epoca napoleonica, poi rielaborato in chiave più difensiva dal governo piemontese con la riduzione di due piani a uno. Il forte ha due caratteristici cavalieri, uno di ponente e uno di levante, e un fossato continuo intorno alla struttura. La caratteristica copertura della caserma, costruita in epoca piemontese in calcestruzzo a prova di bomba, è coperta da uno strato di terra. La “feritoia a piombatolo” lungo tutto il muro di scarpa costruito a difesa del fossato è un esempio invece di struttura utilizzata in tempi più antichi. Navigando verso la Palmaria, una struttura difensiva che accende la curiosità dei viaggiatori e arricchisce di fascino molte prospettive del Golfo dei Poeti è senz’altro la cosiddetta Torre Scola, piccola fortificazione costruita su un isolotto al largo della punta nordorientale (Punta Scola) dell’Isola Palmaria. Già da lontano si può notare che l’edificio è sventrato su un lato. La parziale distruzione, mai sanata, venne causata dai combattimenti tra francesi e inglesi di cui il Golfo di Spezia fu teatro il 23 Gennaio 1800 e la Torre avanguardia napoleonica. In seguito la torre venne abbandonata, la Marina Militare ne decretò la demolizione nel 1915, scongiurata poi dall’intervento dello storico spezzino Ubaldo Mazzini, all’epoca Ispettore ai monumenti, che scrisse un’accorata lettera al Ministero dell’Istruzione e fece sì che la torre fosse trasformata in faro di segnalazione.

Descrizione:  
                         
 
Giungiamo a Portovenere con le e dopo aver parcheggiato (costo €. 1,50 ogni ora) prendiamo il traghetto per l’Isola di Palmaria delle ore 10,00 (costo €. 5,00 A/R a testa) che in circa 8 minuti ci condurrà a Punta Secco dove scenderemo.
La nostra escursione parte da Punta Secco all’attracco dei traghetti, prendiamo la strada che costeggia il mare in direzione sud e raggiungiamo Terrizzo. Si segue a destra l’ampia strada sterrata che ci permetterà di raggiungere forte Umberto I, (oggi ormai in degrado) quindi proseguiamo in leggera salita lungo la strada sterrata, fino a raggiungere la punta della Mariella, dove nei pressi di una casa privata inizieremo a salire. Svoltiamo a destra e la strada diventa un sentiero un po’ più ripido che ci porterà a mezza costa nella macchia mediterranea, alla torre di avvistamento, da qui tralasciando il sentiero che si stacca sulla destra, proseguiamo in piano per un breve tratto e subito dopo inizieremo la ripida ed accidentata discesa che ci condurrà alla spiaggia di Pozzale (da fare con molta attenzione in caso di umidità). Alla spiaggia del Pozzale possiamo fare una breve sosta per riposarci e goderci il panorama, Una piacevole passeggiata lungomare collega le spiagge con la zona limitrofa caratterizzata dalla presenza di una cava di “marmo” Portoro, in un recente passato fonte di lavoro e ora regno incontrastato dei gabbiani reali che vi nidificano. Lasciata la spiaggia si inizia la salita all’inizio molto ripida e faticosa che ci condurrà al forte Cavour, dove faremo una meritata pausa per il pranzo. Una volta ripartiti, raggiungiamo una vecchia fortificazione oggi adibita a centro di educazione ambientale e dopo poco iniziamo la ripida discesa che ci porterà fino al mare, davanti alla villa Podestà. Durante la discesa troveremo alcuni tratti in cui è necessario scendere con molta attenzione in Caso di umidità. Da villa Podestà proseguiremo lungo la costa fino a tornare nuovamente a Punta Secco, dove ci imbarcheremo per il ritorno.
Per gli appassionati di panorami, questa escursione riempirà gli occhi ad ogni singolo passo, si passerà dagli scorci sul Golfo di La Spezia, sulla torre scuola, poi si passerà all’isola del Tino ed alle fantastiche scogliere ed infine lo splendido scorcio su Portovenere e la chiesa di San Pietro, insomma ci sarà da scegliere cosa ammirare.
In caso di maltempo l’escursione non verrà effettuata
 

Dotazione tecnica Obbligatoria:
Scarponi da montagna con suola ben scolpita, pantaloni lunghi e scorta d'acqua.
I partecipanti dovranno godere di buone condizioni psico-fisiche in relazione all'impegno richiesto dall'escursione.

Per quanto non espresso si fa riferimento al Regolamento Escursionistico ed al Regolamento Noleggio attrezzatura della Sezione, consultabile sul sito www.caipescia.it

Iscrizione:  
All’escursione potranno partecipare anche i non soci che dovranno preventivamente presentarsi in sede (Giovedì ore 21,00-22,30), concordare con i Direttori di Gita i dettagli dell’attività e attivare l’assicurazione rilasciando i propri dati, e versando la quota assicurativa di €. 10,00.
L’iscrizione è obbligatoria sia per i soci che per i non soci e per motivi organizzativi dovrà avvenire entro e non oltre giovedì 07/12, oltre tale data non saranno più accettate prenotazioni.
A tutti i partecipanti (compreso direttori di Gita) è richiesto un contributo di €. 1,00.
Contattare i Direttori di Escursione per whatsapp o telefonando direttamente.

Direttori di escursione: Alessandro Puccini 3384299933, Maya Bonelli 3388336260

Note: I Direttori di escursione si riservano di escludere dall’attività, a loro insindacabile giudizio, anche all’ultimo momento, chiunque si presentasse con una dotazione tecnica inadeguata e di integrare, modificare il tragitto dell’escursione, fino al suo annullamento a loro insindacabile giudizio anche in relazione alle condizioni meteorologiche ed alle condizioni psicofisiche del gruppo.

Mappa non disponibile

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