9 Agosto 2024 - EE, Escursioni
Data: 9 Agosto 2024
Data fine: 11 Agosto 2024
Ritrovo: parcheggio Cimitero Chiesina Uzzanese ore 06:30 - arrivo a Pian del Re ore 12,00 circa
Posizione geografica: Alpi Cozie
Difficoltà: EE
Durata cammino: primo giorno 2,50 ore circa 6,300 km - secondo giorno 6,40 ore circa 14,100 km - terzo giorno 6,30 ore circa 13,200 km
Dislivello in salita: primo giorno +700 mt; secondo giorno +800 mt -850 mt; terzo giorno +950 mt -1250 mt
Itinerari: sentieri V13, V30, U10, U09, U14 e V16
Altezza massima: passo delle Traversette mt 2950
Altezza minima: ruderi del Grange Gheit mt 1912
Cartografia: carta escursionistica Valle del Po e Monviso 1:25000 Fraternali Editore
Direttori di escursione: Zocco
Pranzo: venerdi 2 al sacco, poi da richiedere ai rifugi per sabato e domenica (valutatre se portare con se in più qualche barretta e/o frutta secca e/o bevande energetiche)
Inquadramento:
Descrizione:
L’escursione è di difficolta E con alcuni passaggi EE.
DESCRIZIONE PRIMO GIORNO: partenza da Pian del Re (mt 2014) dopo aver pranzato leggero perché si sale subito alle sorgenti del Po e poi si segue a sud il sentiero V13 che continua a guadagnare quota in mezzo ai pascoli, transitando dal lago Fiorenza (mt 2113) e poi dal lago Chiaretto (mt 2261) ai piedi settentrionali del Monviso. Si affronta poi un traverso su pietraie e poi tra massi e erba e si sale al vallone detritico-morenico posto tra Monviso e Viso Mozzo, che si percorre fino al vicino Colle del Viso (mt 2650) da dove scendiamo rapidamente al rifugio Quintino Sella (mt 2640) dove passeremo la prima notte. Avendo tempo, prima di arrivare al rifugio, è possibile, in circa 2,30 ore, salire il Viso Mozzo (mt 3019) con un sentiero EE pieno di massi e detriti, ma con un panorama spettacolare sul vicinissimo Monviso.
DESCRIZIONE SECONDO GIORNO: partiamo di buon ora dal rifugio e dopo aver costeggiato la sponda orientale del lago del Grande Viso si prosegue in leggera discesa sul sentiero U10, ignorando alla nostra dx la deviazione per il passo della Sagnette (da dove parte la via normale di salita al Monviso) e poco oltre quella a sx per il rifugio Alpetto, si passa vicino ai laghi della Sagnette (mt 2567) e su terreno pietroso raggiungiamo in salita il passo Gallarino (mt 2727). Da qui si prende a ovest traversando in piano il versante sud della Punta Trento e arrivando al passo San Chiaffredo (mt 2764). Scendiamo sul versante opposto in mezzo a pietraie, attraversando il pianoro con i piccoli laghi Lungo e Bertin al termine del quale si scende ripidamente attraverso un canale con stretti tornanti e si prosegue sempre in discesa nel Vallone delle Giargiatte.
Entrati nella parte settentrionale del meraviglioso bosco dell’Alevè, si continua sulla traccia principale (U10) calando verso il Vallone di Vallanta, vicino alla radura di Pian Meyer (mt 2126). Si approda quindi sul fondovalle presso i ruderi delle Grange Gheit (un antico alpeggio diroccato).
Superiamo il torrente, quindi svoltiamo a nord sul sentiero U09, che senza eccessive difficoltà risale il Vallone di Vallanta fino all’omonimo rifugio (mt 2450) dove passeremo la seconda notte.
DESCRIZIONE TERZO GIORNO: dal rifugio iniziamo subito a salire verso nord sul sentiero U14, si passa dal vecchio rifugio Gagliardone ormai dismesso, si ignora la traccia a sx per il passo della Losetta e guadagnando quota lungo il fianco di una dorsale tra pascoli e massi erratici si lambisce la conca con i laghetti di Vallanta e quindi si affronta un ultima salita su terreno via via sempre più roccioso fino al passo di Vallanta (mt 2811) sul confine francese. Da qui scendiamo a nord ovest sulla pietraia del versante opposto quindi si transita nella conca del Lac Lestio (mt 2510) oltre il quale si tiene la dx (est) e si affronta un traverso in falso piano su ampi pendii fino al Refuge du Viso (mt 2460). Superato il rifugio si prosegue verso nord su praterie alpine e giunti a un bivio prendiamo a dx (est) iniziando la salita che conduce verso il Colle delle Traversette e all’ingresso del celebre Buco di Viso, il tunnel di 75 mt, in leggera discesa che consente di evitare il passaggio dal sovrastante Colle. Usciti dal buco sul versante italiano si affronta subito una ripida discesa con diversi stretti tornanti su detriti (segnavia V16) si passa dal ripiano di Pian Mait e al bivio successivo si tiene la sx ignorando il sentiero per il rifugio Giacoletti, continuando in discesa su una mulattiera militare, calando in breve fino a Pian del Re.
Dotazione tecnica Obbligatoria: Abbigliamento da alta montagna (con almeno un ricambio completo) considerando, nonostante il periodo estivo, le altezze a cui camminiamo e il meteo molto variabile in questa zona alpina. Scarponi alti da montagna con suola ben scolpita, guscio, berretto (anche invernale), paracollo e guanti. Importante portare occhiali da sole e crema protettiva. Assolutamente indispensabile la lampada frontale con pile di ricambio. Per i rifugi occorrono sacco lenzuolo e ciabatte nonché l’occorrente per la propria igiene personale.
Iscrizione:
Assolutamente richiesta una MANIFESTAZIONE DI INTERESSE entro massimo il 20 marzo per poter procedere con un numero approssimativo di partecipanti a fissare i rifugi e eventualmente il pullman. All’escursione potranno partecipare anche i NON soci (con priorità ai soci Cai) che dovranno versare la quota assicurativa di euro 10 al giorno.
L’iscrizione è obbligatoria contattando direttamente i direttori di escursione.
Per i due rifugi Quintino Sella e Vallanta la quota di mezza pensione per i soci CAI è 45 euro a persona. Ricordarsi di portare la tessera con il bollino nuovo.
A cui si aggiungono i costi per il viaggo a/r in auto o con pullman se raggiungiamo un numero sufficiente di partecipanti.
Direttori di escursione: Massimo Zocco 3358297410
Note: I Direttori di escursione si riservano di escludere dall’attività, a loro insindacabile giudizio, anche all’ultimo momento, chiunque si presentasse con una dotazione tecnica inadeguata e di integrare, modificare il tragitto dell’escursione, fino al suo annullamento a loro insindacabile giudizio anche in relazione alle condizioni meteorologiche ed alle condizioni psicofisiche del gruppo.
I partecipanti dovranno godere di ottime condizioni psico-fisiche e di allenamento in relazione all’impegno richiesto dall’escursione