21 Giugno 2024 -

CAI Pescia – Regole per l’escursionista:

Andare in montagna in sicurezza e in modo rispettoso:

“IN MONTAGNA SIAMO SOLO DEGLI OSPITI”

Ecco alcuni consigli fondamentali:

  1. Scegli itinerari in funzione delle tue capacità fisiche e tecniche;
  2. Informati preventivamente e attentamente sul percorso studiandolo bene;
  3. Munisciti di cartografia della zona; puoi utilizzare anche App escursionistiche considerando però che alcune zone non sono ben raggiunte dai segnali di rete telefonica;
    1. La App di elezione consigliata da CAI e Soccorso Alpino è Georesq, dall’anno scorso gratuita per tutti i frequentatori della montagna e prodotta sia per IOS che per Android.
  4. Provvedi ad un abbigliamento opportuno e soprattutto ad una calzatura adeguata con suola scolpita.
  5. Vai in montagna in compagnia e mai da sola/o preparandoti adeguatamente;
  6. Lascia sempre detto a qualcuno l’itinerario previsto anche se sei in compagnia.
  7. Se ti sei persa/o, torna sempre indietro fino a ritrovare l’ultimo segno bianco – rosso che hai visto.
  8. Tieni sempre conto delle condizioni meteorologiche e prima di partire leggi i bollettini meteo con attenzione.
  9. Parti sempre con viveri e soprattutto con acqua sufficiente per un percorso più lungo di quello previsto.
  10. Riporta sempre a valle tutti i rifiuti.
  11. Nel caso devi attraversare di zone coltivate, rispetta sempre le colture e le possibili lavorazioni in corso seguendo i sentieri indicati.
  12. Se lungo il sentiero incontri un cancello, aprilo e soprattutto richiudilo.
  13. Nel caso di dover seguire una strada frequentata da auto, procedi in fila indiana senza ingombrare la carreggiata.
  14. Rinuncia in caso di dubbio. Meglio un’escursione mancata che finita male
  15. Programma sempre il rientro con alcune ore di luce a disposizione.
  16. Se incontri un gregge al pascolo, sono presenti in genere cani da guardiania. Comportati con attenzione. Leggi sotto alcuni consigli

 

Comportamenti consigliati quando si incontrano cani da guardiania o da protezione e in genere i grandi carnivori come Lupi, Orsi o Lince

Gli Escursionisti quando, nei loro percorsi, raggiungono o si avvicinano a pascoli ove sono presenti Cani da guardiania o da protezione, adottano comportamenti di prudenza e di rispetto per le attività che il Pastore svolge aiutato dai Cani.

– Non attraversate le greggi; in questo modo si spaventano gli animali e si possono allertare i Cani da protezione i quali, individuandovi come un pericolo, reagiranno abbaiando e venendovi incontro.

– Non gridate e fate movimenti bruschi con bastoni ne lanciate sassi verso il bestiame o verso il Cane.

– Se il Cane si avvicina STATE FERMI e non guardatelo fisso negli occhi ; questo comportamento potrebbe essere interpretato come una sfida.

– Indietreggiate lentamente, senza mai voltarvi, fino al momento in cui il Cane cesserà di abbaiare (non vi riterrà più un pericolo). – Dopo di che riprendete a camminare tranquillamente aggirando il gregge.

– Se siete in bicicletta NON attraversate mai un gregge o un pascolo; scendete e lentamente a piedi aggirate il gregge o il pascolo presidiato, potrete poi risalire tranquillamente in bicicletta e proseguire la vostra escursione.

– E’ sconsigliato portare con se Cani da compagnia se l’escursione programmata può interessare territori ove siano presenti greggi al pascolo presidiati da Cani da guardiania; nel caso in cui vi trovaste comunque in questa situazione tenete il vostro Cane al guinzaglio e non prendetelo in braccio.

– Allontanatevi dal gregge e dal pascolo compiendo un largo giro attorno ad esso.

 

Gli escursionisti responsabili, sono parte della montagna e sostengono le attività degli allevatori rispettando le greggi e i cani che le proteggono, adottando sempre comportamenti ragionati e non impulsivi.

Con il ritorno del lupo il cambiamento non è a senso unico solo per pastori ed allevatori.

Da: CAI Comitato Scientifico Centrale

Cani da guardiania e buone norme di comportamento

Norme di comportamento responsabili per escursionisti in caso di incontro con grandi carnivori:

(Lince, Lupo e Orso bruno)

 

“IN MONTAGNA SIAMO SOLO DEGLI OSPITI”

I rischi si riducono con l’organizzazione

Alcuni ulteriori consigli

  1. Controllare la copertura telefonica.
  2. Avere con se un piccolo kit di pronto soccorso e conoscere le norme elementari di primo soccorso.
  3. Verificare la presenza di un soccorso organizzato e le modalità di chiamata (in particolare all’estero)
  4. Preparare possibili itinerari alternativi utili in caso di imprevisti.

Progetto Sicuri in Montagna – Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS)

Le difficoltà dei sentieri

T Turistico

Itinerari su stradine, mulattiere o comodi sentieri, con percorsi ben evidenti e che non pongono incertezze o problemi di orientamento. Si svolgono in genere a quote non elevate, in genere sotto i 2000 m

Sono percorsi ben evidenti e segnalati, che non presentano particolari problemi di orientamento.

E Escursionistici

Itinerari che si svolgono quasi sempre su sentieri, oppure su tracce di passaggio in terreno vario (pascoli, detriti, pietraie), di solito con segnalazioni.

Si sviluppano a volte su terreni aperti, senza sentieri ma non problematici, sempre con segnalazioni adeguate.

Possono avere elementari passaggi su roccia, non esposti, o tratti brevi ripidi non faticosi né impegnativi.

Richiedono un certo senso di orientamento, come pure un’esperienza e conoscenza del territorio montano, allenamento alla camminata, oltre a calzature ed equipaggiamento adeguato.

EE escursionisti esperti

Itinerari generalmente segnalati ma che implicano una capacità di muoversi su terreni particolari.

Sentieri o tracce su terreno impervio e infido (pendii ripidi e/o scivolosi di erba, o misti di rocce ed erba, o di roccia e detriti).

Terreno vario, a quote relativamente elevate (pietraie, brevi nevai non ripidi, pendii aperti senza punti di riferimento, ecc.).

Tratti rocciosi, con lievi difficoltà tecniche (percorsi attrezzati).

Rimangono invece esclusi i percorsi su ghiacciai, anche se pianeggianti e/o all’apparenza senza crepacci (perché il loro attraversamento richiederebbe l’uso della corda e della piccozza e la conoscenza delle relative manovre di assicurazione).

Necessitano: esperienza di montagna in generale e buona conoscenza dell’ambiente alpino; passo sicuro e assenza di vertigini; equipaggiamento, attrezzatura e preparazione fisica adeguata.

EEA = per Escursionisti Esperti con Attrezzatura

Percorsi attrezzati o vie ferrate per i quali è necessario/obbligatorio l’uso dei dispositivi di autoassicurazione (kit imbragatura, dissipatore, moschettoni, cordini) e di equipaggiamento di protezione personale (casco, guanti).

 

Calcolare il tempo medio di percorrenza di un percorso

In alcune situazioni sui cartelli dei sentieri è indicata solo la distanza. Per stimare il tempo di percorrenza, si può far riferimento alla norma DIN 33466 con questa semplice base di calcolo. Si considerano la differenza di altezza e la distanza orizzontale dapprima considerate separatamente e il rispettivo tempo richiesto viene calcolato separatamente. Diverse velocità sono assunte secondo la norma DIN:

4 chilometri in orizzontale all’ora

300 metri verticali in salita all’ora

500 metri di discesa all’ora

Peraltro, il tempo richiesto per l’orizzontale e verticale non deve semplicemente essere sommato. Invece, il tempo di percorrenza si calcola utilizzando la seguente formula: Valore più grande + (Valore piccolo / 2).

Tempo di percorrenza = Max (tempo richiesto per distanza orizzontale, tempo richiesto per altitudine) + Min (tempo richiesto per distanza orizzontale, tempo richiesto per altitudine) / 2

 

Da https://www.wanderndeluxe.de/it/wanderzeit-berechnen-strecke-hoehenmeter/

 

Naturalmente queste sono solo indicazioni medie. Ciascuno ha i suoi tempi che deve conoscere per pianificare con correttezza il proprio itinerario.